la tecnologia dietro StEnSea
L’idea alla base di StEnSea è semplice e brillante. Ogni modulo è composto da una sfera in cemento cavo, dotata di una pompa-turbina e di una valvola. Il funzionamento si basa sulla pressione dell’acqua circostante, che diventa il motore del sistema. Quando c’è un surplus di energia, la pompa espelle l’acqua dalla sfera, creando un vuoto relativo. Poi, quando l’energia serve, l’acqua rientra, fa girare la turbina e produce elettricità per la rete.
Un grande vantaggio è che il sistema non richiede materiali costosi o rari: si utilizza il cemento, economico e resistente. Inoltre, componenti come turbine e valvole si ispirano al mondo dell’idroelettrico tradizionale, garantendo un funzionamento affidabile e duraturo. Ai sensi di questo progetto, sono presenti sistemi di monitoraggio che misurano costantemente vibrazioni, la temperatura e eventuali perdite.
progetti pilota e prospettive future
StEnSea ha già fatto esperienza sul campo. Un progetto pilota nel Lago di Costanza ha utilizzato sfere di tre metri per testare il processo completo di pompaggio, sigillatura e conversione dell’energia. I risultati hanno dimostrato che il sistema è in grado di gestire l’intero ciclo senza intoppi.
Guardando avanti, in California si sta preparando un progetto su larga scala che prevede l’uso di sfere più imponenti, con un diametro fino a nove metri e un peso di circa 400 tonnellate. Queste strutture, posizionate a una profondità compresa tra 500 e 600 metri, mirano a raggiungere una capacità di stoccaggio pari a 0,4 megawattora (circa 400 kWh). Il prototipo dovrebbe essere pronto entro il 2026.
vantaggi per l’ambiente e per i costi
Installare il sistema sul fondale marino comporta numerosi benefici. Evitando problemi legati all’uso del suolo e alle limitazioni estetiche delle infrastrutture sulla terra o lungo la costa, le installazioni sottomarine possono sfruttare ampi spazi lontani dal caos urbano. Naturalmente, sono previste ulteriori indagini per verificare gli habitat marini e assicurarsi che le rotte di navigazione e le zone di pesca restino inalterate.
Da un punto di vista economico, queste sfere, progettate per durare tra i 50 e i 60 anni, offrono una soluzione vantaggiosa grazie a costi operativi contenuti, considerando che alcune parti verranno sostituite ogni circa vent’anni. Le protezioni anti-corrosione garantiscono una lunga durata del sistema.
guardando al futuro insieme al Fraunhofer IEE
Per il Fraunhofer IEE, StEnSea fa parte di un progetto più ampio per lo stoccaggio dell’energia a livello globale. L’idea è quella di mettere insieme diverse fonti energetiche per rispondere a esigenze che variano nel breve e nel lungo periodo, che si tratti di poche ore, giorni o addirittura intere stagioni.
Le sfere, sfruttando la pressione delle profondità marine e abbinate a turbine affidabili e al cemento, potrebbero diventare un valido alleato nella transizione verso energie più pulite e sostenibili. Con nuovi sviluppi in cantiere per i prossimi anni, questa tecnologia sottomarina si prospetta come una componente fondamentale per garantire un approvvigionamento energetico stabile e rispettoso dell’ambiente.