da dove viene e come viene assorbita la queuosina
Gli esseri umani non riescono a sintetizzarla da soli, quindi è indispensabile assumerla con la dieta e grazie all’aiuto dei batteri intestinali. Alimenti come carne, latticini e cibi fermentati sono le principali fonti di queuosina. I batteri intestinali, in particolare i Bacteroides, sono in grado di produrla da zero. Anche se le persone vegane mostrano livelli leggermente più bassi, una flora intestinale ricca di produttori microbici tende a rimediare a questo squilibrio. Va notato, comunque, che trattamenti antibiotici anche brevi possono eliminare questi produttori per settimane.
Il trasportatore SLC35F2 si occupa dell’importazione della queuosina nel nostro organismo. Senza di lui, l’assorbimento crolla, ma può essere ripristinato reintegrando il trasportatore. Studi radiomarcati hanno evidenziato una costante di Michaelis di circa 174 nanomoli, a conferma dell’efficienza operata da SLC35F2, presente sia sulla membrana plasmatica che nel Golgi.
effetti sul cervello e legami con il cancro
La presenza o assenza di queuosina può influenzare il cervello in maniera importante. Nei topi privi di queuosina nei loro tRNA, i neuroni dell’ippocampo faticano a leggere correttamente i codoni, con una conseguente riduzione della potenziamento a lungo termine e un peggioramento nelle prestazioni durante i labirinti. Somministrare queuosina, invece, riesce a migliorare rapidamente queste condizioni.
Nei tumori, le cellule tendono a ridurre la modifica del tRNA con queuosina, favorendo una crescita incontrollata. Aggiungerla ha dimostrato di rallentare l’espansione di linee cellulari coltivate provenienti da colon, fegato e seno. Inoltre, SLC35F2 viene identificato come oncogene: una sua elevata espressione è spesso collegata a prognosi negative in alcuni tipi di leucemie e tumori solidi.
la dieta, le nuove prospettive e oltre
Le abitudini alimentari incidono direttamente sulla quantità di queuosina presente nel corpo. Durante trattamenti con antibiotici, i livelli diminuiscono a causa della perdita dei batteri che la producono. Inoltre, SLC35F2 trasporta non solo la queuosina, ma anche YM155, un farmaco antitumorale sperimentale.
In futuro, sono in programma studi avanzati con la spettrometria di massa per tracciare la distribuzione della queuosina negli organi durante le diverse fasi della vita. Questi studi potrebbero offrire spiegazioni su fenomeni come il declino cognitivo o la resistenza alla chemioterapia. C’è anche la prospettiva che un semplice esame del sangue possa aiutare a personalizzare piani alimentari o l’uso di integratori per mantenere una traduzione genetica ottimale.
La scoperta della queuosina segna davvero un nuovo capitolo, come sottolineato dal ricercatore senior Kelly. Questa ricerca non solo arricchirà le nostre conoscenze sulla biologia, ma potrebbe anche rivoluzionare approcci terapeutici personalizzati basati su dieta e microbioma intestinale.